L’esame elettro-neuro-miografico è il miglior strumento di indagine neurofisiologica per la valutazione delle malattie del sistema nervoso periferico.
Descrizione
L’esame si articola su due fasi:
La prima fase chiamata elettroneurografia (ENG) composta a sua volta da due parti, la velocità di conduzione nervosa motoria (VCM) e la velocità di conduzione nervosa sensitiva (VCS).
La seconda fase è l’elettromiografia (EMG) propriamente detta.
Tali due tecniche, eseguite in successione, sono complementari per la diagnosi e per tale motivo, in genere, con il termine di elettromiografia si intende anche quello di elettroneurografia.
A chi è rivolto?
In caso di dolori, alterazioni della sensibilità, riduzione della forza, l’esame fornisce utili informazioni per la diagnosi. In particolare l’esame è indicato in tutti i casi di neuropatie (da compressione, traumatiche, infiammatorie, in corso di diabete mellito, ecc…), nelle malattie muscolari, radicolopatie, stenosi del canale spinale, malattia del motoneurone, miastenia e sindromi correlate.
Esecuzione
L’indagine elettroneurografica, è eseguita da un tecnico di neurofisiopatologia esperto, consiste in piccole scosse elettriche determinate applicando sulla cute elettrodi di superficie. Gli stimoli elettrici si propagano lungo il nervo e vengono registrati a distanza, fornendo informazioni sulla velocità di conduzione del nervo.
L’indagine elettromiografica, effettuata da un neurologo e da un tecnico di neurofisiopatologia esperto, prevede l’inserzione di un ago sottile in alcuni muscoli per registrare l’attività all’interno del muscolo stesso. All’inizio Il muscolo deve essere completamente rilasciato e successivamente il paziente viene invitato a contrarre il muscolo gradualmente fino allo sforzo massimale.
La durata dell’esame ha tempi variabili in base alla patologia in esame e può durare dai 20 minuti a 1 ora.
Si consiglia di evitare l’applicazione sulla cute dell’arto da esaminare lozioni e creme in quanto possono ridurre il contatto degli elettrodi con la pelle.
Per l’esecuzione dell’esame non è necessario il digiuno e il paziente può assumere i farmaci abituali.
Controindicazioni ed Avvertenze
Avvisare l’esaminatore se si è in terapia con farmaci anticoagulanti, se si è affetti da patologie infettive, da disturbi della coagulazione (es. emofilia, grave insufficienza epatica), o se si è portatori di pace-maker o stimolatori elettrici.
L’esecuzione dell’esame non presenta controindicazioni in donne in stato di gravidanza e non è necessario venire accompagnati.
L’elettromiografia ad ago può provocare la comparsa di piccoli sanguinamenti ed eventuali lividi con leggero indolenzimento dei muscoli esaminati.
I sopracitati sono tutti fenomeni che non determinano nessun rischio e si risolvono spontaneamente.
La ripresa delle attività abituali può essere immediata.
Documentazione richiesta
Documentazione sanitaria precedente (TC, RM, EMG-ENG precedenti, Analisi del sangue).
Dopo l’esame
Descrizione
L’esame si articola su due fasi:
La prima fase chiamata elettroneurografia (ENG) composta a sua volta da due parti, la velocità di conduzione nervosa motoria (VCM) e la velocità di conduzione nervosa sensitiva (VCS).
La seconda fase è l’elettromiografia (EMG) propriamente detta.
Tali due tecniche, eseguite in successione, sono complementari per la diagnosi e per tale motivo, in genere, con il termine di elettromiografia si intende anche quello di elettroneurografia.
A chi è rivolto?
In caso di dolori, alterazioni della sensibilità, riduzione della forza, l’esame fornisce utili informazioni per la diagnosi. In particolare l’esame è indicato in tutti i casi di neuropatie (da compressione, traumatiche, infiammatorie, in corso di diabete mellito, ecc…), nelle malattie muscolari, radicolopatie, stenosi del canale spinale, malattia del motoneurone, miastenia e sindromi correlate.
Esecuzione
L’indagine elettroneurografica, è eseguita da un tecnico di neurofisiopatologia esperto, consiste in piccole scosse elettriche determinate applicando sulla cute elettrodi di superficie. Gli stimoli elettrici si propagano lungo il nervo e vengono registrati a distanza, fornendo informazioni sulla velocità di conduzione del nervo.
L’indagine elettromiografica, effettuata da un neurologo e da un tecnico di neurofisiopatologia esperto, prevede l’inserzione di un ago sottile in alcuni muscoli per registrare l’attività all’interno del muscolo stesso. All’inizio Il muscolo deve essere completamente rilasciato e successivamente il paziente viene invitato a contrarre il muscolo gradualmente fino allo sforzo massimale.
La durata dell’esame ha tempi variabili in base alla patologia in esame e può durare dai 20 minuti a 1 ora.
Si consiglia di evitare l’applicazione sulla cute dell’arto da esaminare lozioni e creme in quanto possono ridurre il contatto degli elettrodi con la pelle.
Per l’esecuzione dell’esame non è necessario il digiuno e il paziente può assumere i farmaci abituali.
Controindicazioni ed Avvertenze
Avvisare l’esaminatore se si è in terapia con farmaci anticoagulanti, se si è affetti da patologie infettive, da disturbi della coagulazione (es. emofilia, grave insufficienza epatica), o se si è portatori di pace-maker o stimolatori elettrici.
L’esecuzione dell’esame non presenta controindicazioni in donne in stato di gravidanza e non è necessario venire accompagnati.
L’elettromiografia ad ago può provocare la comparsa di piccoli sanguinamenti ed eventuali lividi con leggero indolenzimento dei muscoli esaminati.
I sopracitati sono tutti fenomeni che non determinano nessun rischio e si risolvono spontaneamente.
La ripresa delle attività abituali può essere immediata.
Documentazione richiesta
Documentazione sanitaria precedente (TC, RM, EMG-ENG precedenti, Analisi del sangue).
Dopo l’esame