OSTEOPATIA

Una fusione tra scienza e arte

L’Osteopatia è una medicina non convenzionale riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e definita nel 2007 come una medicina basata sul contatto primario manuale nella fase di diagnosi e trattamento.

Si basa sul considerare l’essere umano come l’unità di corpo, mente e spirito.
Ogni singola parte del corpo è in grado di interagire con l’insieme attraverso il movimento, cartina al tornasole della qualità della vita e della salute. Attraverso la sua valutazione (analisi della postura e palpazione) è possibile individuare gli eventuali disturbi su cui intervenire attraverso tecniche manuali in grado di correggere i disequilibri e ripristinare le condizioni fisiologiche del movimento e quindi della salute.


“Ho pensato che l’osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “patia” e ho ottenuto Osteopatia”. 

(Still, A.T. Autobiografia, 1897, p.98)

 

Quali sono i principi dell’osteopatia?

Unità del corpo 

Come metodologia olistica (dal greco olos=tutto) l’osteopatia considera l’individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura, dunque, l’equilibrio psicofisico e il benessere.

Relazione tra struttura e funzione

Un corretto equilibrio tra struttura e funzione regala al nostro corpo una sensazione di benessere. Qualora tale equilibrio venga alterato (a causa di un trauma per esempio) si parla di disfunzione osteopatica, ossia di una restrizione di mobilità e perdita di movimento in una parte del nostro corpo (ossa, muscoli, organi, etc..).

Autoguarigione

In osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello favorire la capacità innata del corpo ad auto curarsi.

A chi si rivolge e cosa cura?

L’Osteopatia non cura patologie ma stimola le capacità di recupero e guarigione del corpo ottimizzando i processi fisiologici e fisici.

È indicata in tutti i disturbi di origine funzionale allorquando, in assenza di lesioni organiche, vi è la presenza di sintomi fastidiosi causati da una alterazione della mobilità articolare e tessutale.

Il trattamento osteopatico è indicato nei casi di:

  • disturbi dell’apparato muscolo scheletrico e viscerale in assenza di lesioni organiche
  • disturbi posturali e del movimento
  • bambini e neonati, donne in gravidanza e anziani
  • sportivi professionisti o dilettanti, per migliorare le performance, prevenire gli incidenti ed accelerare i tempi di guarigione.

Come lavora l’Osteopata?

L’osteopata attraverso l’utilizzo esclusivo delle mani e con specifici test non invasivi, analizza la mobilità delle strutture ossee, articolari, viscerali, fasciali e cranio-sacrali. Individua le aree in disfunzione e con piccoli aggiustamenti stimola la naturale tendenza intrinseca del corpo verso l’autoguarigione. Ciò che la medicina allopatica apporta grazie a sostanze chimiche (farmaci) per calmare, frenare o stimolare i sistemi di funzionamento umano, l’osteopatia tende ad ottenerlo mediante interventi manuali.

Come si svolge una visita dall’Osteopata?

  • una completa valutazione della postura del paziente, distribuzione del peso, tipologia, tensioni, contratture, spasmi, la qualità dei tessuti, della pelle, etc.
  • prove funzionali globali, regionali e locali, test passivi, attivi e specifici test secondo gli obiettivi della valutazione.
  • palpazione dei differenti tessuti e ritmi fisiologici per accertare la severità e l’origine dei blocchi osteo-articolari e delle tensioni così come l’importanza della restrizione, che genera e che impone all’organismo, localmente e/o a distanza una compensazione.
  • l’identificazione delle cause e una sintesi di tutti i risultati ottenuti.
  • un trattamento Osteopatico.

Cosa sono le tecniche osteopatiche?

Il trattamento osteopatico può avvalersi di numerosi metodi e tecniche di trattamento.

Gli osteopati le utilizzano indifferentemente in funzione delle necessità terapeutiche e del soggetto che hanno di fronte

Una classificazione possibile è quella che fa riferimento a queste tre grandi famiglie:

Tecniche strutturali

Le tecniche strutturali sono definite tali poiché ristabiliscono la mobilità della struttura ossea.

La specificità e la rapidità delle manipolazioni consente il recupero della mobilità articolare.

Hanno una forte influenza neurologica, oltre che puramente meccanica, in quanto favoriscono l’emissione di corretti impulsi dalle e alle terminazioni della parte trattata.

Tecniche cranio-sacrali

Le tecniche craniali agiscono sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio e il sacro, ristabilendone il normale “meccanismo respiratorio primario”, ossia quella combinazione di parti ossee, legamentose, muscolari, e fasciali che consentono il riequilibrio e l’armonia delle funzioni craniosacrali.

Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette agli esseri viventi di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.

Le tecniche viscerali

I visceri si muovono in modo specifico sotto l’influenza della pressione diaframmatica. Questa dinamica viscerale può essere modificata (restrizione di mobilità) o scomparire. Applicando una tecnica specifica, l’osteopatia permette all’organo di trovare la sua fisiologia naturale ed i disordini legati alla restrizione di mobilità saranno così corretti. Inoltre esiste da un punto di vista anatomico e funzionale una relazione tra i visceri e la struttura muscolo-scheletrica; una cattiva funzione della struttura (colonna vertebrale), può influenzare uno o più visceri e viceversa. Si possono trovare, in persone che soffrono di mal di schiena, problemi di mobilità del fegato, del colon, del rene o dell’utero. Il trattamento osteopatico mira, attraverso l’addome ed il diaframma, a ristabilire una buona mobilità viscerale.

Quali sono i vantaggi del trattamento Osteopatico?

  • Rapida soluzione della sintomatologia dolorosa
  • Notevole riduzione del consumo di farmaci
  • Riduzione delle indagini radiologiche
  • Riduzione delle perdite di giornate di lavoro

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