TERAPIA MANUALE ORTOPEDICA

L’INTERNATIONAL FEDERATION OF ORTHOPAEDIC MANIPULATIVE PHYSICAL THERAPIST

quando parla di terapia manuale ortopedica la definisce come una specializzazione della fisioterapia per il trattamento delle patologie dell’apparato locomotore. Tre sono gli aspetti che la contraddistinguono:

  1. IL RAGIONAMENTO CLINICO.
  2. LE TECNICHE MANUALI.
  3. L’ESERCIZIO TERAPEUTICO.

In ALBAMEDICA tutti i nostri fisioterapisti sono specializzati in una o più tecniche di terapia manuale ortopedica:

 Maitland

Il concetto Maitland è un concetto della terapia manuale dove per terapia manuale si intende un ambito particolare della fisioterapiae comprende l’esame, la valutazione ed il trattamento delle disfunzioni del sistema locomotore.

Questa metodica mette al centro il paziente e le sue problematiche analizzate dal suo stesso punto di vista, tanto che la valutazione iniziale, parte integrante e fondamentale del concetto Maitland, parte proprio da questo.

Lo stesso G. Maitland, fisioterapista australiano ideatore del concetto, diceva: “Ogni paziente è un individuo, una persona, che dipende dalle nostre capacità. Siamo in obbligo nei confronti di questa persona. La nostra meta è la promozione di un rispetto reciproco, in modo che il paziente ci rispetti e si affidi a noi”.

La valutazione iniziale, che consiste in un colloquio verbale e successivamente in un attento esame obiettivo, ha come scopo quello di raccogliere ed interpretare le informazioni fornite del paziente e, in relazione a quest’ultime, permette al fisioterapista di individuare le strutture sofferenti coinvolte nel processo patologico.

Una volta individuata la problematica il fisioterapista sceglierà le tecniche di trattamento più idonee e mirate, sia in base alla disfunzione di movimento riscontrata durante l’esame obiettivo sia in base agli obiettivi stabiliti durante il colloquio tra fisioterapista e paziente.

Le tecniche di terapia manuale prevedono:

  1. mobilizzazioni articolari – tecniche che mirano a recuperare e/o migliorare la funzionalità e la mobilità di un’articolazione;
  2. manipolazioni vertebrali e periferiche – tecniche di mobilizzazione articolare svolte in modo molto rapido e preciso;
  3. mobilizzazioni neuro dinamiche – tecniche che migliorano la mobilità e la funzione del sistema neurale.

Le tecniche di trattamento utilizzate sono altamente specializzate e quindi è importante sottolineare che il concetto Maitland può essere esercitato solamente da fisioterapisti qualificati, specializzati e formati su tale metodo.

Fanno altresì parte del trattamento, gli esercizi da svolgere a casa, mirati al mantenimento di quanto si è guadagnato durante il trattamento manuale e i consigli, forniti dal terapista, per mantenere lo stato di salute raggiunto.

Altro elemento chiave è la rivalutazione, che può essere effettuata durante e/o dopo il trattamento, che fornisce al fisioterapista uno strumento per monitorare costantemente i cambiamenti apportati dalla tecnica manuale scelta.

Il concetto Maitland è sinonimo di qualità e accuratezza, in quanto i suoi principi non si fondano su antiche credenze o leggende metropolitane, bensì su evidenze cliniche e solide ricerche scientifiche aggiornate.

Quando trova utilizzo il concetto Maitland?

Il concetto Maitland trova la sua efficace nel trattamento di tutte le disfunzioni neuro-muscolo scheletriche tra le quali:

  • Problematiche della colonna vertebrale tra le quali cervicalgia, dorsalgia, lombalgia, schiacciamento dei dischi intervertebrali;
  • Sindromi radicolari come la sciatalgia e la cruralgia;
  • Patologie articolari come l’artrosi;
  • Dolori al viso e/o alla mascella;
  • Cefalee;
  • Problemi alle spalle come tendinosi alla cuffia dei rotatori e spalla congelata;
  • Problemi ai gomiti come per esempio le epicondiliti ed epitrocleiti;
  • Problemi del polso e delle mani, come per esempio il tunnel carpale;
  • Dolore delle ginocchia derivanti per esempio da problemi meniscali o legamentosi;
  • Problemi ai piedi come per esempio dolore derivante dall’alluce valgo e alluce rigido.

Il concetto Maitland è utile anche in:

  • stati post-chirurgici come per esempio dopo interventi di protesi articolari;
  • post traumatici come per esempio traumi e/o contusioni derivanti da attività sportiva;
  • Sovraccarico articolare – derivante per esempio da attività lavorativa usurante o intensa attività sportiva;
  • Rigidità articolari – derivanti per esempio da attività lavorativa sedentaria.

MULLIGAN

Un altra tecnica che i nostri riabilitatori utilizzano e’ il CONCETTO MULLIGAN. Ideato negli anni ’80 dal fisioterapista Brian Mulligan ad oggi è una delle metodiche più efficaci nel trattamento di disordini Neuro-muscolo-scheletrici.

Questa metodica si basa sul concetto che il più delle volte un paziente ha difficoltà a muovere un  articolazione o ha dolore all’interno della  stessa per due motivi:

  1. I due capi articolari che compongono l’articolazione sono mal posizionati.
  2. Le superfici articolari coinvolte in un movimento durante lo stesso devono scivolare tra di loro. Qualche volta questo scivolamento può non avvenire in maniera corretta.

Il fisioterapista specializzato MULLIGAN utilizza delle tecniche di mobilizzazione articolare mentre il paziente compie i suoi movimenti attivi proprio con lo scopo di migliorare il posizionamento delle articolazioni e ripristinare lo scivolamento tra i capi articolari.

In poche sedute, il ripristino di questi parametri toglie il dolore e aumenta la capacità di muovere il corpo.

Le patologie nelle quali viene più spesso usato sono:

-lombosciatalgia

-dolori cervicali

-dorsalgie

-coxartrosi

-dolore alle ginocchia

-epicondilite

MCKENZIE

Il MCKENZIE e’ definito come un metodo di terapia e diagnosi meccanica della colonna vertebrale.

Il campo di applicazione più frequente sono i dolori del collo e della zona lombare.

Robin Mckenzie, fisioterapista neozelandese, dopo anni di studi ha raggiunto la conclusione che gran parte dei problemi della colonna vertebrale sono causati da disfunzioni meccaniche di movimento della colonna.

Analizzando i movimenti di un paziente e cercando di capire quale è il movimento che produce la sintomatologia, il fisioterapista specializzato in questa metodica assegna al paziente un esercizio specifico di autotrattamento che porta le vertebre nella direzione opposta a quella che ha causato la patologia, andando in brevissimo tempo a normalizzare la meccanica di movimento del nostro corpo. Molto spesso i pazienti gridano al miracolo con questa metodica perche il fisioterapista solo osservando il movimento del paziente e assegnando un esercizio da fare a casa in poche sedute risolve il problema.

SAHRMANN

La dottoressa Sahrmann è sicuramente uno dei massimi esponenti della Fisioterapia contemporanea. Il metodo e’ conosciuto come “Trattamento delle Disfunzioni del Sistema di Movimento” ha il fine di risolvere sindromi dolorose dell’apparatolocomotore causate da alterazioni della postura e del movimento, condizioni oggi molto frequenti considerandogli stili di vita sedentari e la poca attività fisica.

Il concetto delle SINDROMI DA DISFUNZIONE DEL SISTEMA DI MOVIMENTO si basa sulla premessa che una alterazione della precisione di un movimento comporta nel tempo delle microlesioni che successivamente, se non trattate, evolveranno in patologie vere e proprie con conseguente dolore. Le alterazioni nella precisione del movimento favoriscono la creazione da parte dell’individuo di movimenti compensatori, generando allo stesso tempo un cambiamento della lunghezza, della forza, della rigidità dei muscoli e del loro schema di reclutamento. Il fisioterapista specializzato in questa metodica individua velocemente lo schema di movimento non corretto e rieduca il paziente nell’esecuzione del movimento corretto, vengono dati degli esercizi di auto-trattamento da svolgere a casa e in poco tempo il paziente ritrovando un movimento fisiologico riacquista un range articolare completo e non avverte più il dolore.

STRAIN COUNTERSTRAIN

La tecnica Strain Counterstrain è un gentile approccio manuale osteopatico, pensato e messo a punto dal Dott. L.H. Jones negli Stati Uniti negli ultimi 50 anni curando un infinitá di pazienti, e sviluppando cosi una scuola per divulgare in tutto il mondo la tecnica.

Questa consiste in una procedura di riposizionamento neurologico passivo del corpo verso una specifica posizione di comodità per 90 secondi.

Questo corretto riposizionamento risolverà il dolore e ripristinerà l’area in disfunzione, arrestando l’inappropriata postura nell’area interessata. I benefici del trattamento sono immediati per il paziente, recupero dell’articolararità, diminuzione del dolore, ripristino della forza e della corretta tensione muscolare, riassorbimento degli edemi.

Il trattamento non ha controindicazioni ne per patologia ne per etá data la dolcezza della tecnica, potrá essere applicato per esempio in patologie in fase acuta quali lombosciatalgia , cervicalgia, colpo di frusta, cefalea, ecc.

In patologie croniche quali osteoporosi, artrosi, pazienti neurologici.

La tecnica consiste in un gentile sovrallungamento diretto nella direzione opposta alla disfunzione.

Ciò che orienta la diagnosi di un terapeuta Strain Counterstrain (SCS) è la localizzazione di specifiche piccole aree di tensione nei tessuti di tutto il corpo, chiamati “Tender Points” (TP), cioè Punti Tesi.

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